E’ una tecnologia di prototipazione rapida additiva che coniuga precisione, effetto estetico e ampia scelta di materiali opachi o trasparenti. Largamente utilizzata per presentazioni, fiere ed esposizioni viste le numerose finiture superficiali applicabili.

Con le nostre macchine di stereolitografia potrai realizzare prototipi interi fino a 750x650x550mm, pezzi con una precisione di ±0,05mm grazie alla tecnologia Envisiontec, oppure pezzi che resistono fino a 140°C con il materiale HTM140.


Cos’è la stereolitografia

La macchina sfrutta il calore generato dal laser per solidificare la resina fotosensibile contenuta nella vasca solo nelle quantità necessarie a realizzare l’oggetto. La modellazione ha inizio dalla “base” dell’oggetto avanzando poi per strati fino ad arrivare alla completa produzione, una volta ultimato il processo i particolari vengono sottoposti ad un trattamento agli UV in un forno dedicato per stabilizzare la resina e conferirle le caratteristiche simili al materiale definitivo.

Le tecnologie di prototipazione rapida ha pochissimo materiale di scarto: la resina liquida contenuta nella vasca della macchina che non è stata interessata dal processo di solidificazione viene riutilizzata; gli unici elementi di scarto sono i cosiddetti supporti, cioè leggere strutture reticolari che il software elabora in autonomia per garantire stabilità al particolare durante il processo di produzione e che vengono rimossi agevolmente dall’operatore con semplici operazioni manuali.

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Domande Frequenti

Quali sono i tempi di realizzazione? 

i tempi di realizzazione variano a seconda del progetto e vengono comunicati già in fase di offerta dai tecnici commerciali.

Si possono eseguire lavorazioni meccaniche successive per fare filettature o riprendere fori? 

È preferibile prevedere filettature e fori già nel disegno 3D per evitare di lesionare il particolare. È possibile inserire inserti in ottone per facilitare l’assemblaggio con altri componenti.

A quale scopo sono adatti i prototipi di stereolitografia? 

Questa tecnologia è particolarmente indicata per ottenere particolari dall’ottimo livello di dettaglio estetico e per quei particolari dove è importante la precisione dimensionale e superficiale.

Posso realizzare oggetti di qualsiasi forma e spessore?

Si, non ci sono limiti di forma per questa tecnologia ma solo seguire la regola costruttiva di tenere le pareti interne ed esterne sopra i 0,6 mm.

Quali sono le dimensioni massime dei prototipi monolitici per la stereolitografia? 

Le dimensioni variano rispetto alla macchina e alla resina che si sceglie di utilizzare. La IPro8000 può realizzare prototipi monolitici fino a 750*650*550mm con la Resina Accura Xtreme plastic; la SLA3500 può realizzare prototipi monolitici fino a 350*350*250mm con resina Accura ClearVue oppure con la resina Accura25; la macchina Envisiotec può realizzare prototipi monolitici fino a 160*100*230mm con resina HTM140 o D7.

I prototipi possono essere verniciati? 

Certo i prototipi fatti in stereolitografia possono essere facilmente verniciati e sottoposti a trattamenti superficiali quali cromatura, doratura e altri trattamenti galvanici.

In che formato devo inviarvi i file? 

Puoi inviarci i file in numerosi formati: .stl - .stp - .iges - .x_t - .model - .sat - .prt - .par o nativi di Solidworks , Catia V5(r15) o Cimatron - .step . In alcuni casi per le lavorazioni meccaniche CNC potrebbe essere sufficiente un disegno 2D, questa valutazione viene fatta in fase di preventivazione con il nostro ufficio tecnico. A seguito dell’ordine, per tutte le lavorazioni verranno considerati i file 3D. I file 2D verranno considerati solo per controllo generale di tolleranze dimensionali. In caso di discordanza tra i file 2D e i file 3D, Coesum utilizzerà i file 3D in possesso.

Quali materiali avete a disposizione? 

Che grado di precisione hanno le vostre macchine? 

Le nostre macchine che vanno da ± 0,05mm a ± 0,15mm.

Come funziona la stereolitografia? 

La stereolitografia è stata la prima tecnica messa a punto della prototipazione rapida. Si basa sulla fotopolimerizzazione di resine liquide contenuta in una vasca, sensibile alla radiazione ultravioletta emessa da una sorgente laser con un sistema di specchi. L'interazione della radiazione laser con il fotopolimero innesca una reazione chimica che ha come effetto la solidificazione di quest'ultimo costruendo poi il prototipo per strati (layer). Per ridurre il tempo di costruzione il laser polimerizza solo i contorni esterni delle superfici e le collega con una struttura a nido d'ape per cui alla fine della costruzione il pezzo è esposto a raggi UV mediante apposite lampade per un tempo sufficiente alla completa polimerizzazione.

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