Fused deposition modeling: definizione, processo, applicazioni

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Cos’è la tecnologia FDM

Fused Deposition Modeling (FDM) è un processo di produzione additiva che appartiene ai processi industriali di stampa 3D.

Con questo processo l’oggetto viene costruito depositando materiale fuso strato per strato tramite un ugello caldo.

I materiali utilizzati sono polimeri termoplastici e si presentano sotto forma di filamenti.

Fused Deposition Modeling è una tecnologia ampiamente utilizzata anche in ambito industriale; il suo successo è dovuto principalmente all’ampia gamma di macchine presenti sul mercato, di facile accesso anche dal punto di vista economico.

Ciò ha consentito l’uso di questa tecnologia anche in ambito B2C tramite stampanti desk; in ambito B2B molte aziende anche PMI hanno avuto la possibilità di investire in questa tecnologia per effettuare i primi test visivi sul modello.

Per la buona riuscita di un progetto e per avere le giuste risposte dai test sui prototipi, il progettista deve conoscere approfonditamente le capacità e i limiti della tecnologia durante la fabbricazione di una parte con FDM, questa conoscenza lo aiuterà a ottenere il miglior risultato.

Come funziona il processo: le fasi

Prima di avviare la stampa di un prototipo in FDM è necessario avere bene in mente quali sono le fasi del processo:

  1.  Nella stampante viene prima caricata la bobina di filamento termoplastico scelta per la stampa. Questo è un processo caldo per cui prima dell’avvio è necessario che l’ugello raggiunga la temperatura necessaria, subito dopo è possibile dare l’avvio alla stampa.
  2. Alla base dell’estrusione c’è un piatto dove viene costruito il prototipo, il sistema è a 3 assi X, Y e Z. Il materiale fuso viene depositato strato su strato e durante il processo si raffredda per dare solidità al modello.
  3. Quando uno strato è finito, la piattaforma si abbassa e l’estrusore passa alla costruzione dello strato successivo. Questo processo si ripete per tutta l’altezza del prototipo

Materiali

Il punto di forza del Fused Deposition Modeling è il materiale.

Ci sono due elementi che contraddistinguono questo processo di stampa 3D:

Questo secondo aspetto è importante qualora i test da effettuare sul pezzo non possano prescindere da questa caratteristica.

Per contro c’è da dire che la precisione di un prototipo realizzato in Fused Deposition Modeling non è elevatissima e la finitura superficiale resta poco gradevole. Pur utilizzando le macchine più evolute i layers di stampa sono visibili anche a occhio nudo.

Ecco perchè è fondamentale conoscere i vantaggi e gli svantaggi di ogni tecnologia, ci consente di scegliere il processo più adatto ai test che dobbiamo effettuare.

Possibili utilizzi e applicazioni nel Fused Deposition Modeling

Questo processo viene utilizzato moto spesso per la produzione di prototipi.

Il motivi sono di varia natura, sicuramente la diffusione di macchine a basso costo su questo processo ne ha agevolato l’accessibilità e l’uso.

Per cui produrre un primo prototipo in FDM anche solo per toccare con mano un pezzo e “vedere come è fatto” rientra ormai nel modus operandi di ogni progettista.

Molto spesso risulta anche una soluzione abbastanza economica, soprattutto se si tratta di prototipi piccoli a bassa precisione che possono essere costruiti con una stampante desk.

L’impiego di questo processo ha trovato larga applicazione anche in ambito produttivo, soprattutto in tutti quei casi dove l’estetica e la precisione non hanno nessuna importanza: parliamo ad esempio di dime o posaggi customizzati che agevolano processi produttivi le operazioni dell’operatore.

Case Histories: esempi pratici di lavori realizzati

In ambito industriale molte aziende si sono rese autonome nella produzione di prototipi in Fused Deposition Modeling.

Questo il motivo per cui abbiamo deciso di acquistare una macchina con delle prestazioni alte al fine di poter essere il punto di riferimento per la produzione di prototipi complessi, monolitici per grandi dimensioni, con una precisione medio alta.

Questo per rispondere alle richieste che i nostri clienti non riescono a soddisfare al proprio interno.

Sfruttando le caratteristiche delle nostre macchine puoi realizzare pezzi monolitici fino a 600X500X310 mm; i materiali maggiormente utilizzati sono ASA, TPU, PA66, PA12 Carbon, PC, PC ABS, POM.

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